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Grindr vietata all’interno del Villaggio Olimpico

Grindr vietata all’interno del villaggio olimpico, una di quelle notizie che letta così potrebbe sembrare l’ennesima puntata di una triste battaglia contro la comunità LGBTQ+, battaglia tanto più sorprendente visto che le Olimpiadi si svolgono nella civilissima e avanzatissima Francia, almeno sul piano dei diritti, e soprattutto alla luce della cerimonia di apertura, decisamente inclusiva.

E infatti il divieto non è assolutamente vessatorio. Al contrario. Si tratta di una misura volta a tutelare gli atleti appartenenti alla comunità LGBTQ+. Una misura decisa alla luce di quanto successo durante le Olimpiadi di Rio, quando c’era stata una vera caccia agli atleti gay, giusto per citare una categoria.

Grazie alla geolocalizzazione numerose persone si ponevano nei dintorni del Villaggio cercando di individuare i profili che trovavano in app.

Per questa ragione Grindr e il CIO (Comitato Olimpico) hanno deciso di limitare l’uso dell’app dentro il Villaggio e di bloccare la geolocalizzazione all’interno dell’area.

La misura sembra tanto più importante considerando che molti atleti provengono da paesi nei quali l’omosessualità è reato, e per loro difendere la privacy è un fattore di vitale importanza.

D’altra parte per chi non ha problemi, né seri come quelli appena citati, né a condividere le proprie scelte, basterà allontanarsi dal Villaggio e zac, Grindr tornerà a offrire tutte le sue fantastiche potenzialità di incontri.

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