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Uno studio belga spiega come gli stalker raggiungono le loro vittime

A lanciare l’allarme è stata l’università belga di KU Leuven. In uno studio ha analizzato 15 fra le più diffuse app di dating, Badoo, Bumble Grindr, Happnn, Hinge, per citarne alcune, e ha scoperto che tutte presentavano un bug nelle funzioni legate alla ricerca e alla definizione del partner.

Sempre secondo questo studio, il bug consentirebbe a un ipotetico stalker di individuare la propria vittima con una approssimazione di 2 metri.

Per farlo, a parlare è sempre l’università belga, lo stalker si servirebbe di una tecnica nota come trilaterazione dell’oracolo. Questa tecnica consiste nello spostarsi in direzioni diverse rispetto a un punto X fin quando per approssimazione si riesce a individuare la posizione della vittima.

Le app citate nella ricerca si sono affrettate a dichiarare che stanno già provvedendo a risolvere il bug.

Dal canto nostro possiamo dire solo una cosa, anzi due.

La prima, che app come Grindr si basano esattamente sulla localizzazione precisa al centimetro di un possibile partner. Chi usa Grindr può vedere esattamente dove sono gli utenti che lo interessano, e più sono vicini, più la localizzazione è precisa. Quindi non c’è bisogno del bug per localizzare una potenziale vittima.

Quanto alle altre app, ma quanti stalker hanno le competenze necessarie per individuare il bug o comunque per mettere in pratica la trilaterazione dell’oracolo? Pochissimi, quasi zero.

Probabilmente gli stalker nemmeno conoscevano l’esistenza del bug e della trilaterazione dell’oracolo. Almeno fin quando a informarli non ha provveduto l’università di Leuven.

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