Hinge è autore di una delle più belle campagne della storia del dating. Più o meno, diceva così: Hinge, l’unica app di dating che vuole essere cancellata.
Il senso era che aveva come obiettivo vero, reale, quello di far incontrare l’anima gemella. E, ovviamente, la prima cosa che fanno le anime gemelle quando si incontrano è cancellare le app di dating.
La traduzione precisa del claim, lanciato nel 2019, era: Hinge vuole realmente che incontriate qualcuno di meraviglioso, anche se questo ci ucciderà.
Questo claim è stato negli ultimi cinque anni il filo conduttore di ogni campagna di Hinge, di tutta la sua mission.
Ma Hinge non si è fermata qui, fedele alla logica secondo cui nei territorio dell’innovazione chi si ferma è perduto.
Quest’anno è così cominciato con una campagna nella quale Hinge ha mandato diversi utilizzatori dell’app, naturalmente finti e sotto forma di pupazzi, all’altro mondo, facendoli accogliere dall’Oracolo, impersonato dall’attrice Patti Harrison.
Ma questo gioco è stato solo il primo di un ulteriore passaggio.
Hinge ha deciso di raccontare il dating attraverso una serie di storie reali, per quanto rielaborate e raccontate da una pattuglia di autori di successo.
Gli autori coinvolti, per il momento sono Roxane Gay, John Paul Brammer, R. O. Kwon, Isle McElroy, Oisín McKenna and Brontez Purnell. I sei autori hanno raccontato altrettante esperienze reali di coppia.
La scelta di percorrere questa strada è stata dettata dalla convinzione, di Hinge, di essere scelta dal suo target in quanto vera, reale, capace di misurarsi con la realtà di coppia e prima ancora del dating.
L’iniziativa prenderà forma prestissimo: un sito internet sta per pubblicare le sei storie, mentre dal 9 settembre una fanzine disponibile a New York e Londra gli darà forma cartacea.
Insomma, ogni idea è buona per cercare di distinguersi dai concorrenti e cercare di staccarsi dalla ormai annunciata crisi delle app di dating.
Quella di Hinge sarà sufficiente? Lo vedremo presto.