Va bene, stiamo provando a scherzarci su. Ma è vero che si chiama carosello una delle ultime pratiche individuate dagli studiosi del dating. Sintetizzando, fa carosello chi tiene aperte, contemporaneamente tante chat di dating, ma senza mai avere nessuna intenzione di concludere, cioè di arrivare a un incontro dal vivo.
Ma che stai dicendo, sono sicuro che starà pensando qualcuno di voi, più di qualcuno, ma chi è che in un’app di dating non ha tante chat aperte? E avreste ragione. D’altra parte a fare la differenza fra un normale tenere aperte molte chat a il carosello non è nemmeno il numero delle chat. E allora cosa?
La differenza la fa l’intenzione. Chi fa carosello lo fa, come abbiamo scritto, senza avere nessuna intenzione di arrivare a un incontro dal vivo.
Stupiti, vero? Perché fare dating senza avere l’intenzione di un incontro fisico.
Gli studiosi hanno individuato diverse ragioni alla base del carosello. Alcuni anche comprensibili, altre decisamente no.
Quelle comprensibili sono legate all’esperienza che ciascuno ha della pratica del dating. Oggi sappiamo che le esperienze negative cominciano ad essere veramente tante e molto comuni. Difficile trovare qualche utente che non ne abbia almeno una in memoria. La media in realtà è anche più alta.
Questo può portare a una paura di affrontare il dating, una paura che spinge ad aprire chat già sapendo che non si porterà niente a compimento. Come detto, è comprensibile.
Esiste invece un’altra categoria dedica al carouseling, e che non ha nessuna motivazione se non il proprio piacere personale.
Piacere personale senza l’incontro fisico, vi starete domandando adesso. Sì. È più che possibile. Perché sappiamo che l’esperienza del dating può rilasciare dopamina, una sostanza eccitante che regala sensazioni piacevoli. Se questo rilascio è molto alto, in termini quantitativi, ecco che quella persona esaurisce nella fase di chat, nella parte di novità che regala, qualsiasi effetto positivo possibile in un’app di dating.
Ma vediamo adesso che cosa comporta il carosello in chi lo subisce. E qui la lista non può che essere la solita, quella che accompagna le esperienze negative di questa pratica. Prima di tutto ansia, poi frustrazione, l’autostima che scende, e così via.
Insomma, cercate di non fare carosello ma soprattutto cercate di evitare che lo facciano con voi.
Ma come si riconosce di essere oggetto di carosello? Purtroppo non esiste una risposta chiara. Nel senso che chi fa carosello non fa mai avanzare realmente una conversazione, ha interazioni molto superficiali, non dà mai nessuna soddisfazione a delle domande precise. In altre parole mette in pratica una serie di comportamenti che carosello o non carosello, sono comunque tossici e sono, a prescindere, un’ottima ragione per scappare via.
Allora il consiglio che possiamo dare è semplicissimo: se subite qualcuno dei comportamenti citati, non state a domandarvi se qualcuno sta cercando di fare carosello con voi, scappate via, a prescindere. Detto ancora più chiaro: se in un match state male, non c’è nessuna ragione di capire perché vi succede, ma ce ne sono tantissime per chiuderlo subito.