L’abbiamo detto anche nella nostra ultima puntata, ormai le differenze fra le definizioni per i comportamenti di chi fa dating diventano sempre più sottili e al limite dell’incomprensibile. Eppure a un occhio attento le differenze ci sono, sempre. E sono sempre utilissime per capire meglio come ci comportiamo ma soprattutto come si sta comportando chi abbiamo di fronte, le motivazioni, molto spesso inconsce e quindi ancora più pericolose. E conoscere, significa potersi difendere meglio.
La parola di oggi è floodlighting e significa questo: rovesciare immediatamente sulla persona che si ha di fronte una valanga di informazioni, molto personali, di solito molto premature rispetto allo stadio in cui si trova la relazione.
Come sempre, in questi casi, occupiamoci prima di tutto delle reazioni che questi comportamenti provocano in chi li subisce. E anche qui, siamo nell’ordine delle cose. Chi comincia una relazione è naturalmente sempre in una situazione di grande stress: come andrà questa relazione, la domanda che angustia tutti. Quindi trovarsi di fronte a una valanga di informazioni molto personali, di solito difficili da digerire ha come effetto di accrescere l’ansia e lo stress.
Ma la domanda interessante è: perché si fa floodlighting. Beh, su questo esperti e psicologi sono abbastanza d’accordo. Può sembrare paradossale ma effettivamente la ragione è per abbassarla, l’ansia. La propria, naturalmente. Senza rendersi conto che in realtà così facendo si fa salire quella del partner e si diminuiscono le possibilità che il match funzioni.
In genere chi adotta comportamenti di floodlighting lo fa per scarsa fiducia in sé stesso, oppure perché effettivamente ha un carico di problemi pesanti, tanto pesanti da poter costituire effettivamente un problema nella costruzione del rapporto. Il caso più classico è la presenza di figli avuti da una precedente relazione.
Parlare subito dei possibili problemi libera chi li ha dal peso. Li ha enunciati, descritti, ormai è fatta, succeda quello che deve. Li si scarica senza pensare che molti problemi, in uno stadio più avanzato di una relazione, diventano più facili da affrontare, comprendere, accettare, gestire.
