Cosa c’è di più comodo di fare dating con qualcuno che lavora con voi. È una persona che conoscete bene, se non benissimo, vi conoscete già e quindi non c’è quella terribile fase di approccio in cui vaghi nel mare in tempesta fra un “e ora cosa dico” e un “ma faccio bene a dire una cosa così?” e “ecco, ho fatto un disastro”.
Sul posto di lavoro, con un po’ di sensibilità si può capire se c’è interesse, se è il caso di andare avanti. Senza contare le centinaia di occasioni per provarci, diciamo così.
Insomma, sembra effettivamente il posto migliore per provare a fare dating. Peccato che un ragionamento più approfondito cancelli qualsiasi ipotesi in tal senso. Ma attenzione, ricordiamoci che stiamo parlando di dating, perché se invece c’è il colpo di fulmine, per di più reciproco, che dire, non c’è ragionamento che possa fermare i due innamorati.
Ma se non c’è innamoramento, se si tratta realmente di dating, allo stato puro, beh, allora, be careful e magari evitate proprio.
Ecco un elenco delle ragioni che sconsigliano questo tipo di dating.
Prima di tutto, chiaramente, ci sono i rapporti di lavoro. Nel senso che spesso ci sono delle differenze di ruolo, e queste differenze creano ovviamente problemi, soprattutto per chi ha ruoli superiori. Il passaggio dal dating alla condotta impropria è un niente.
Poi è consigliabile anche consultare anche le policy aziendali, sia quelle scritte che quelle non scritte. Molte aziende sconsigliano questo tipo di rapporti, sia in modo esplicito che implicito. Meglio evitare di trasgredirle.
Inoltre, parliamo sempre di dating, su un’app potete provarci con chi volete, e anche in un locale o in una serata in discoteca. Ma sul posto di lavoro al secondo tentativo, la cattiva fama è garantita. E se è andata male e si è anche maschi, il titolo è di provolone, non proprio una bella cosa.
Infine, se va tutto bene, se non siete andati contro nessuna policy aziendale, siete proprio convinti di volere una relazione, sia pure occasionale, di breve durata, con qualcuno con cui dovete anche lavorare? La divisione di spazi fra vita e lavoro è così facile da superare?
E quando poi doveste rompere, anche in modo pacifico, non parliamo se in modo traumatico, sarete capaci di continuare a condividere con l’altra persona il posto di lavoro?
Nonostante i contro siano largamente superiori, però un 20% della popolazione in età lavorativa, single, continua a creare le sue relazioni affettive sul lavoro. Una bella percentuale, chiaramente.
Noi, da parte nostra, restiamo della nostra idea: il lavoro è lavoro, il piacere è piacere.