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Biscotti della fortuna come app di dating? Why not!

Diciamolo subito, Fremont, il titolo viene dal paese in cui è ambientata la storia, è prima di tutto un film serio, molto serio. Parla di temi delicatissimi, legati al dramma di quegli afghani che dopo aver collaborato con gli americani negli anni dell’occupazione, sono fuggiti per paura delle rappresaglie talebane.

Come tutti, anche Anya ha lasciato in patria una famiglia, teme che venga colpita al posto suo dalle rappresaglie fondamentaliste. Inoltre fa fatica a inserirsi a Fremont, avrebbe bisogno di assistenza psicologica, ma è difficile averla.

Unico sostegno, il proprietario di una fabbrica di biscotti cinesi che rifornisce i ristoranti orientali. L’uomo si commuove a chiede ad Anya di scrivere i contenuti da stampare sui bigliettini dentro i biscotti.

Insomma, come detto, una storia seria. Un bel film, dolce, poetico.

Ma se lo citiamo in questo blog è perché Anya per cercare di uscire dall’angolo in cui si trova, spinta da alcuni amici che le chiedono di fare qualcosa per crearsi una rete di amicizie, se non un vero e proprio affetto, ha un’idea quanto meno brillante: scrive il suo numero di telefono e lo infila dentro un gran numero di bigliettini.

Non vi diciamo come la storia prosegue, se vi abbiamo incuriosito, potrete scoprilo guardando il film. Però è divertente vedere come la fantasia umana riesca a inventare sempre nuove strade per fare dating, tranne quella più facile e, diciamolo, logica e normale: fermare chi piace e dirglielo semplicemente, senza troppi svicolamenti.

Il numero di telefono nei biscotti è una idea magnifica. E in effetti, questo ve lo diciamo, i risultati sembrerebbero dare ragione ad Anya. Sembrerebbero.

Se volete scoprire come finisce, trovate il film su RaiPlay. Buona visione.

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