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Bumble acquista Geneva e si allarga nel settore della connessione per interessi

La notizia è di quelle importanti: Bumble, a dispetto di un momento critico, con risultati non esaltanti e una consistente perdita di utenti tramutatasi in licenziamenti, ha rilanciato la sua sfida al mondo del dating e ha acquistato, per una cifra che non è stata resa nota ma dovrebbe essere stata considerevole, Geneva, una app che agisce più in ottica community.

Geneva è sul mercato da pochissimo, da poco più di un anno, e solo da qualche mese ha cominciato a espandersi al di fuori degli USA. Tuttavia il livello di apprezzamento da parte degli utenti è altissimo, così come quello di attività.

Riteniamo che Bumble non sia stato spinto solo dal sentimento positivo, per l’acquisto, ma anche da dei numeri solidi. Numeri che però non sono mai stati resi noti.

Ma cosa fa di così particolare Geneva per aver attirato l’attenzione di Bumble?

Si sapeva già che Bumble è fra le app di dating più attive nel tentativo di modificare la rotta e nel cercare di assecondare gli utenti, sempre più alla ricerca di connessioni forti, molto più forti di quelle che si possono trovare oggi, e anche di occasioni di incontri nel mondo reale invece che tramite una app.

Ecco, Geneva fa esattamente questo: connette i propri utenti usando gli interessi, usa questi interessi per creare appuntamenti ed eventi, si muove in ottica community più che one to one.

Evidente che gli strumenti e, soprattutto, i dati raccolti da Geneva possono aiutare moltissimo Bumble, favorendo il cambiamento di rotta che abbiamo visto essere uno dei suoi obiettivi.

In attesa di vedere in che modo Bumble connetterà i due universi, l’acquisto è stato premiato dagli analisti e dopo mesi di calo, il valore di Bumble è tornato a crescere.

Tutto interessante, tutto bellissimo, peccato che per ora manca un punto di vista fondamentale, quello degli utenti di Geneva.

Che cosa penseranno e soprattutto cosa faranno questi utenti? Avevano scelto una app che remava in una direzione specifica, si trovano adesso nell’orbita di una app di dating classica, per quanto con caratteristiche particolari come è Bumble, visto che, lo ricordiamo, per ora sono solo le donne ad avere il diritto di fare il primo passo e aprire un match.

Staremo a vedere. Molto dipenderà anche dalla velocità con cui altri competitor potrebbero occupare lo spazio lasciato libero da Geneva.

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