Alcune ricerche apparse in questi ultimi tempi sembrerebbero dimostrare che la percentuale delle persone che non vogliono avere relazioni di coppia continua a crescere.
Intendiamoci, questo non significa che non hanno vita relazionale o sessuale, o perfino affettiva, solo che non danno a questo aspetto l’importanza e il quadro di vita abituale. In altre parole, no vita in comune o convivenza. Tuttavia è lecito pensare che in molti casi questa mancanza di una vita di coppia porti anche a una maggiore solitudine e isolamento.
Diverse le cause ipotizzare per spiegare questo fenomeno.
Certamente l’individualismo che caratterizza le società avanzate gioca un ruolo importante. Sempre più persone mettono al centro della propria esistenza sé stesse, tralasciando qualsiasi altro punto di vista.
Anche la maggior libertà delle donne, il fatto che sono molto più in grado di prendersi cura di sé stesse senza dover passare attraverso un matrimonio, potrebbe avere un ruolo. Soprattutto se come caratteristica che si accompagna, sul versante femminile, all’individualismo.
Non aiuta nemmeno la dissoluzione delle relazioni, con l’aumento verticale di rotture di legami e di divorzi. In fondo perché affrontare una vita di coppia quando le possibilità che duri sono ormai bassissime, sotto il 50%?
L’ultimo fattore che potrebbe avere un ruolo è la paura dell’impegno, un dato che, anche questo, si accoppia con l’individualismo, ma produce persone meno disposte a prendersi delle responsabilità, quelle responsabilità che sempre accompagnano una vita di coppia.