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Cresce il numero delle persone che vivono una condizione di completa solitudine

Facile fare nuove amicizie se sei al college, molto più complicato quando hai passato gli anta e magari sei anche parecchio fuori forma.

Nelle app di dating gli utenti con questo tipo di condizione, una condizione che si può sintetizzare in una sola parola, solitudine, sono probabilmente la stragrande maggioranza. Ma il modello imperante, basato sull’apparenza fisica, sulla gioventù, combinato con un tasso di falsi profili e di foto non reali costituisce un mix ingestibile sul lato psicologico, soprattutto quando per una serie di ragioni sei fragile.

La società digitale, inoltre, liquida, cancella le interazioni di persona e rende tutto ancora più complicato.

Secondo una ricerca Gallupp i lavoratori in remoto hanno il 25% di possibilità di provare la solitudine contro il 16% di quelli in presenza e il 21% di quelli ibridi.

In un momento in cui le app di dating come le conosciamo stanno conoscendo una profonda crisi e un relativo crollo di utenti, chiaro che chi è nel settore si interroghi su come rilanciare il concetto di dating.

E la prima risposta è rendere tutto meno pressante, meno finalizzato alla costruzione di una relazione, effimera o duratura che sia (tipo di relazione che comunque richiede una bella dose di stress) e più centrato sul concetto di incontro, incontro per passare del tempo in modo piacevole.

Se, come è facile comprendere, per i colossi del dating è complicato modificare mentalità e soprattutto immagine, è tutto un fiorire di piccole app, spesso di iniziative singole, che mirano a costruire dei semplici momenti in cui le persone si incontrano e passano del tempo insieme, senza secondo fini, diciamo così.

In questo ambito sta infatti spopolando una iniziativa, in Inghilterra, che fa incontrare le persone per fare colazione insieme.

Di fronte a questo scenario ReadMeet si pone con un posizionamento molto preciso.

Sappiamo che i lettori che vogliono incontrare altri lettori non hanno che l’imbarazzo della scelta: presentazioni di libri, gruppi di lettura, festival, ce n’è per tutti i gusti, sono anche troppe, le occasioni.

La proposta di ReadMeet è quindi molto semplice: diciamo ai lettori di libri, in particolare a quelli single (quale che sia la ragione per la quale lo sono) che diamo loro uno strumento per incontrare persone nella stessa condizione.

Lo scopo è di fare dating, ma non solo quello. Diciamo che se scaricate la nostra app, se verrete a uno dei tanti incontri che organizzeremo dal vivo, se partecipate alle nostre iniziative, non dovete stupirvi se qualcuno vi chiederà di uscire insieme, dovete aspettarvi che qualcuno faccia avanches (ma sapendo bene che saremo fermissimi contro ogni prevaricazione: tutto deve accadere in modo educato e con quella cultura che caratterizza i lettori di libri). Dopo, se tutto si risolverà con l’arrivo di nuove amicizie e la scoperta di persone interessanti, va benissimo anche così. È la vita, non tutti gli amori o gli interessi sono corrisposti.

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