Lo sappiamo bene, ciascuno di noi quando legge di una truffa avvenuta nel mondo social, si fa una risata e pensa, ma come ha fatto a cascarci? Non dite di no, è così. E un esempio classico è sicuramente l’ultima truffa di cui si è molto parlato, quella che ha visto una donna versare sul conto di un profilo che si spacciava per Brad Pitt, un Brad Pitt follemente innamorato di lei, a più riprese, soldi per un totale di 700.000 euro.
Ecco, chi leggendo questa notizia non ha pensato o pensa: ma ha fatto bene, ma come si può credere a una palla del genere?
Ora, tralasciando che è evidente che situazioni del genere hanno come presupposto uno stato di disagio del truffato, mentale o umano, e quindi vanno trattati con il dovuto rispetto che sempre merita la sofferenza, ancora tutti noi siamo stati contatti più di una volta da imponenti alti ufficiali dell’esercito americano in missione in territori ostili, o cose simili. E fin qui, come dal caso paradossale del sosia di Brad Pitt, difendersi, se si ha un minimo di padronanza, è facile. Più difficile è non cadere nelle trappole delle app di dating, dove i truffatori non hanno nessuna fretta e mettono in pratica meccanismi psicologici molto elaborati e sofisticati. Magari non per 700.000 euro, ma qualche centinaio di euro a una persona, dopo mesi e mesi di conversazioni, potremmo anche darli.
A complicare ulteriormente e definitivamente le cose, adesso ci si è messa anche l’intelligenza artificiale. Grazie al suo utilizzo oggi i truffatori non solo sono in grado di costruire profili psicologici e conversazioni al limite della perfezione, possono agire sui punti deboli degli interlocutori, ma addirittura possono entrare in videocall alterando il proprio volto quel tanto che basta per rendersi irriconoscibili e, a volte, più attraenti.
Come difendersi da queste truffe? Beh, ovviamente il sistema più facile è quello di non inviare denaro, mai, in nessun caso. Ma sappiamo bene che esistono valori anche più importanti del danaro, e sono le informazioni personali. Quindi anche solo essere trascinati in interazioni da questo tipo di truffatori è una situazione ad alto rischio.
Purtroppo anche in questo secondo caso la difesa è una sola, non condividere mai informazioni personali. Ma sappiamo bene che questo è ancora più difficile. Perché in fondo che rischio potrebbe esserci a dire che il prossimo week end andiamo in vacanza? Beh, in primis quello di ritornare e trovare la casa svuotata. E via dicendo.
Un’altra pratica di autodifesa è quella di verificare attentamente il profilo dei vostri interlocutori. A volte non è possibile un esame approfondito, ma spesso ci sono chiari indizi di colpevolezza, come il paese di provenienza, soprattutto quando il contatto si trova tramite un sito di messaggistica, oppure l’email di riferimento.
Intanto, per avere una misura esatta della situazione, possiamo ricordare che Meta ha annunciato di aver cancellato, solo nel 2025, quindi in poco più di 45 giorni, oltre 110.000 falsi profili legati a possibili truffe. E se pensiamo che in tutto il 2024 le cancellazioni erano state poco più di 400.000. In altre parole, a questo ritmo le cancellazioni raddoppieranno alla fine del 2025. Ragione per cui, state in campana! (E ci riferiamo su chi incontrate, ovviamente).