Siete dei professionisti in carriera? Sempre a corto di tempo? E quel poco che vi resta, di libero, volete sfruttarlo al meglio? Magari per fare dating ma senza bruciarlo in match che non conducono a niente, utenti che vi ghostano senza ragione, incontri sbagliati?
Ok, lo sappiamo, molti lettori di libri non sono professionisti in carriera ma risponderebbero affermativamente a tutte le altre domande. E chi non vorrebbe un percorso per creare solo match efficaci e proficui, diciamoci la verità.
Intanto Mashable, rivista fondamentale per tutto il mondo riservato alla tecnologia, la differenza la vede bene, tanto che ha pubblicato una guida dedicata proprio ai professionisti, con l’intento di aiutarli a monetizzare al meglio anche questo aspetto della loro vita, il dating.
Scherzi a parte, è comunque vero che nelle indicazioni con cui Mashable ha costruito la sua guida, si dà per scontato che un professionista che ha posto al centro della sua vita la carriera, voglia poi incontrare persone non solo capaci di condividere questa scelta, ma anche comprenderla e sostenerla.
Ma vediamo che cosa suggerisce Mashable.
In testa, la migliore, sarebbe Match, e dovrebbe esserlo perché è la più vecchia app di dating, ragion per cui ha importanti feature di sicurezza, fondamentali per persone di successo, e un pubblico più agee, la maggior parte degli utenti si situa nella fascia di età 35/45yo.
Fra le negatività, Mashable suggerisce la presenza di troppi profili negativi, il tempo necessario per costruire un profilo di successo, troppo, e, ma qui ci pare che non sia un vero problema, il costo dei profili Premium veramente efficaci.
Al secondo posto, ma probabilmente noi l’avremmo inserita al primo, visti i criteri, c’è Raya.
Di Raya abbiamo parlato, altre volte: iscriversi non è facile, bisogna candidarsi ed essere accettato, e anche se i criteri non sono estremamente selettivi, comunque lo sono abbastanza per consentire una notevole scrematura. E se anche dovesse essere solo una voce che fra gli iscritti ci sono nomi come Clara Delevingne e Ben Affleck, comunque la selezione c’è.
In compenso Raya offre notevoli livelli di sicurezza, con una zona rossa nella quale si trovano confinati gli utenti che aprono troppi match senza portarli a termine e il divieto, pena l’esclusione immediata, di registrare screenshot di qualsiasi tipo.
Fra i contro, spicca, ma anche questa volta dovrebbe essere un falso problema, la mancanza di un profilo free: solo profili a pagamento, ma non troppo cari, nella versione basic. E, anche, una certa tendenza ad avere solo utenti WASP, cioè bianchi.
Terza e ultima app che vi proponiamo è eharmony, scelta da Mashable perché è quella più quotata per cercare relazioni durature, addirittura capaci di portare a un matrimonio. Ok, non ce lo vediamo molto un professionista di successo cercare matrimonio tramite un’app, ma non si sa mai, i tempi cambiano.
Fatto sta che eharmony è anche un’app molto legata al mondo conservatore, perfino con spinte religiose, per non parlare della mancanza di inclusività rispetto ai generi e alle preferenze in campo sessuale. Verrebbe da dire, cosa ha a che fare col dating? Ma l’app è collaudata e di successo, per cui, ok, se rientrate nella sua categoria di utenti, usatela.
Unico vero difetto, per chi dovesse essere in target, è il costo: è la più costosa fra le app di dating.
Dal canto nostro, di ReadMeet, beh, quello descritto in questo articolo è un tipo di utenza che non ci interessa. Noi siamo inclusivi, aperti alle differenze e a ogni forma di rapporto purché fra adulti e consenzienti, soprattutto siamo un’app alla quale piace perdere tempo, passare serate rilassanti davanti a un buon bicchiere, leggendo un buon libro, e con persone capaci di interessarci, non importa quanto tempo sarà necessario per approfondire.