Su queste pagine ci occupiamo spesso della crisi di pubblico giovane che stanno attraversando tutte le app di dating.
Abbiamo parlato di dati, di motivazioni, anche di paure.
Secondo una nuova ricerca targata Pew Research Center, la più grande paura dei ragazzi sono i match tossici, cioè quelli che invece di renderti la vita piacevole te la complicano, in parole povere. E al primo posto, fra le ragioni di tossicità, troviamo una nostra vecchia conoscenza, la paura di subire ghosting, cioè che una persona incontrata on line, senza nessuna apparente ragione, a volte perfino dopo una serie di conversazioni che promettevano bene, sparisce e diventa irreperibile.
Naturalmente una volta trovata la chiave di entrata, tutto è collegato. La paura di subire ghosting mina la fiducia in sé stessi, gli incontri in presenza tornano di moda e così via.
Un po’ tutte le app di dating hanno provato a riconquistare il pubblico giovane, ma è chiaro che si portavano dietro troppi difetti di partenza e una certa sfiducia maturata nel tempo. Meglio sta andando a una serie di app giovani, nate recentemente, che stanno provando a inserire feature di sicuro interesse, su questo tema.
Un tentativo interessante è quello operato da After, che chiede agli utenti di condividere una ragione forte che potrebbe spingerli ad annullare un match dopo averlo iniziato, indipendentemente da come sta andando.
Un altro tentativo molto interessante ha provato a farlo Better, che ha addirittura lanciato una campagna di Adv con cartelloni stradali e striscioni portati da aerei. Il claim è “stop the fuck boy”.
Una delle ragioni di tossicità dei match, principalmente denunciata dalle donne, è la presenza, appunto, dei fuck boy, cioè uomini che fingono di essere alla ricerca, interessati, a relazioni qualitative e in realtà l’unica cosa che vogliono è portare a letto il partner.
Se vogliamo è un paradosso, visto che le app di dating sono nate proprio per questo, e per lungo tempo sono state utilizzate per questo, velocizzare la creazione di incontri occasionali finalizzati al sesso. Senza questo, le app di dating si trasformano in una agenzia matrimoniale digitale. Ma Better è convinta delle sua strada e sulla sua app invita gli utenti a segnalare la presenza di fuck boy. Questi dopo tre segnalazioni trovano sul loro profilo un banner con la nomina a fuck boy. Per fortuna la cosa ha un aspetto simpatico: è possibile rimuovere il banner, ma solo dietro la presentazione di un video di scuse da parte della propria madre.
Noi di ReadMeet osserviamo anche divertiti questo inseguire i giovani e la moltitudine di idee e cambiamenti, sia dei grandi player, sia di quelli di nicchia di nuova nascita. Da parte nostra siamo convinti che un’app di dating è tale se ha la possibilità di incontri occasionali. O meglio, nessuno in un’app di dating si deve scandalizzare se il partner conosciuto in app ci prova o vuole solo incontri occasionali. La garanzia è la capacità di gestire la relazione e la costruzione della relazione con gusto ed educazione, qualità che, ne siamo sicuri, non mancheranno ai nostri utenti. D’altra parte i libri dovrebbero essere la garanzia migliore.
Tuttavia per maggiore tranquillità abbiamo inserito un pulsante, modificabile in qualsiasi momento, con il quale gli utenti possono scegliere che cosa stanno cercando sull’app, se un incontro occasionale, una relazione seria, amicizia o se sono aperti a qualsiasi soluzione, in altre parole “vediamo”.