In realtà la logica direbbe che non c’era bisogno dei francesi e del loro studio per ipotizzare la fondatezza di una ipotesi come questa: chi utilizza app di dating tende a rompere le proprie relazioni con più frequenza di chi non le usa, e quindi le relazioni affettive di questa categoria di persone hanno una durata più breve.
Invece ai francesi è sembrato giusto provare a dare fondamento a questa ipotesi, fondamento numerico. Anche se non è chiaro se nel campione l’uso delle app di dating, sia pure con finalità ludiche, è continuato anche dopo la nascita di una relazione duratura.
Diciamo subito che lo studio è stato subito attaccato. Le principali accuse sono state di scarsa chiarezza nella raccolta e nelle caratteristiche del campione e la possibilità che comunque i risultati siano applicabili solo alla Francia, ai francesi, in altre parole.
Noi non ci pronunciamo. Ci limitiamo a darvi qualche numero.
Gli utilizzatori di app di dating avrebbero una possibilità di rompere una relazione affettiva 2,5 più alta di chi non ne fa uso. Questa possibilità da sì che le relazioni degli utilizzatori di app di dating durino mediamente 2,2 anni, contro la media di 3,3 di chi non le utilizza.
Il dato però più sconcertante è che la rottura dei rapporti è più frequente fra le donne che fra gli uomini. E questo diciamo è inaspettato.
Lo studio prova anche a ipotizzare delle ragioni per questa maggiore propensione. E qui, più che altrove, cadiamo nell’ovvio. Ma eccole: intanto chi si avvicina a una relazione attraverso una app di dating avrebbe meno aspettative, in altre parole una maggiore propensione a variare spesso.
Poi l’uso delle app di dating aiuterebbe a fare raffronti fra il partner effettivo e altri potenziali, anche se questo aspetto ci è meno chiaro di tutto il resto. I raffronti sono più efficaci con persone reali, che con profili su un app.
Ma alla fine lo ripetiamo: il punto essenziale da chiarire è se l’uso delle app avviene anche durante la relazione, perché se sì, a scopo ludico o no, chiaro che tutto si spiega anche troppo facilmente.
