Il settore del dating vive uno dei momenti di più grande travaglio della sua breve storia. All’orizzonte si profilano veri e propri terremoti, terremoti che investiranno tutti e due gli ambiti centrali di questa attività, e cioè il modo in cui sono pensate e costruite le app, il modo in cui i clienti fanno dating o, se vogliamo essere più precisi, cosa cercano nel dating.
Cominciamo dalle app. In questo blog ci siamo occupati spesso di come si stanno evolvendo e di quello che si sta preparando. Volendo fare una sintesi, possiamo dire che le app stanno puntando tutto sulle nuove tecnologie. In altre parole, il progetto è: dare la stessa minestra ma in una forma diversa, apparentemente innovativa.
Alla luce di quando detto è chiaro che l’IA offre le opportunità maggiori. In primo luogo proverà a creare match sempre più efficaci, basandosi su intuizioni diverse dagli algoritmi usati fino a oggi. L’IA generativa offre chiaramente la possibilità di leggere affinità basate su caratteristiche, linguistiche per esempio, in grado di calibrare anche differenze culturali e di status (lo sappiamo, è molto brutto dirlo, ma anche questi fattori hanno un peso, e non da poco, nella riuscita di un match).
Un altro campo tecnologico che dirà la sua sempre più, in futuro, è quello della realtà virtuale. In effetti già qualche anno fa quello della realtà virtuale sembrava il terreno più promettente, ma un po’ non ha ancora mantenuto le promesse (colpa anche dei costi eccessivi dei supporti necessari), dall’altro l’esplosione dell’IA hanno rallentato il cammino. Ma tutto lascia pensare che l’AR recupererà il terreno e presto consentirà esperienze di incontri estremamente interessanti, capaci di conservare tutte le caratteristiche di quelli reali ma prive dei pericoli che, soprattutto, all’inizio, comportano.
Insomma, le app di dating confidano nella tecnologia, lo abbiamo detto. Ma è chiaro che tutto questo dovrà fare i conti con i cambiamenti culturali e sociologici, cambiamenti che negli ultimi mesi sembrano condannare il dating on line, almeno come lo abbiamo conosciuto fino a oggi.
È sempre più chiaro che oggi agli utenti, alle persone, non basta più una bella foto e un bel fisico per accendere la voglia di un incontro. Sarà colpa dei mesi di clausura per il Covid, sarà per il pericolo che abbiamo attraversato, quello che è certo è che se il dating on line vuole avere un futuro, dovrà saper dare spazio a dei valori umani e a una profondità che fino a ora non ha mai né incoraggiato né preso in considerazione.