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Il movimento 4B alla conquista degli USA

Avevamo parlato qualche tempo fa, di questo movimento femminile: le donne che vi appartengono rifiutano qualsiasi relazione affettiva, sentimentale, di coppia con gli uomini. Ora la vittoria di Trump ha permesso la nascita e il prolificare di 4B anche negli USA, nonostante le previsioni di crescita non fossero ottimistiche.

A cosa si deve questa improvvisa impennata? Semplicemente a Trump e alla sua vittoria alle elezioni presidenziali.

È successo che molte donne americane hanno trovato imperdonabile che la maggioranza dei maschi, pare il 55%, ha votato per Trump. Cioè per candidato dichiaratamente sessista, nemico di molti diritti fondamentali conquistati dalle donne e accusato di violenza da alcune delle sue partner.

Intendiamoci, il 55% non è una percentuale killer, nel senso che con il 55% dei voti maschili non vai da nessuna parte, per essere eletto Trump ha avuto bisogno di tanto voto femminile. Ma queste considerazioni non sono evidentemente importanti, perché il movimento 4B ha avuto una impennata, con l’arrivo di tantissime americane che non perdonano al mondo maschile di aver sostenuto Trump.

E allora vediamo di conoscerlo un po’ questo movimento, che non nasce in occidente, ma in Corea del Sud, nel primo decennio del 2000, come reazione a numerosi casi di femminicidio avvenuti in quel paese ed è subito sostenuto da numerose attiviste femministe, come per esempio Ju Hui Judi Han, professoressa all’università di Los Angeles.

Il movimento prende il nome dalle 4B che in coreano designano il no ai rapporti sessuali con gli uomini, al matrimonio, al dating e ai figli.

Intendiamoci, nessuno dubita che la reazione a dei fatti assolutamente veri e assolutamente intollerabili sia eccessiva. Il problema dei diritti ancora poco riconosciuti e soprattutto quello della violenza di genere sono immensi e vanno risolti il prima possibile. Ma forse rifiutare i maschi in toto non è la strada giusta per arrivare alla soluzione dei problemi.

Ma tant’è. Il movimento 4B ha deciso prendere questa strada e non sembra intenzionato a cambiare idea. Anzi, Google Trends ha registrato una crescita del 450% delle ricerche legate a questo movimento.

D’altra parte le azioni di Trump durante il primo mandato, la battaglia contro l’aborto culminata nella nomina alla Corte Suprema di tre giudici che hanno sovvertito la giurisprudenza su questo tema, il linguaggio che l’imminente presidente usa, tutto giustifica la rabbia femminile, soprattutto di quella parte più evoluta del mondo femminile.

Intendiamoci, non c’è mai nulla di veramente nuovo sotto la luce del solo. E il rifiuto del mondo maschile è già comparso più volte nella storia, cominciando da Aristofane, che in Lisistrata immagina uno sciopero delle donne, una prima forma sia pure molto elementare e pensata da un maschio, passando per gli Shakers, fondati da Ann Lee, già su posizioni molto radicali, e finendo con alcune frange del femminismo degli anni ’70, impersonate per esempio da attiviste come Charlotte Bunch.

Ma, vi starete chiedendo, perché un blog dedicato al dating si occupa di questo tema? Risposta semplice: perché, come abbiamo detto, una delle B è il rifiuto del dating, visto come una forma molto superficiale di relazione e, a detta del movimento, in grado di spingere verso la violenza. In realtà le grandi app di dating non sembrano eccessivamente preoccupate che 4B possa acuire la crisi del settore, ma magari le cose andranno diversamente da come pensano.

Quanto a noi di ReadMeet, siamo sicuramente per il riconoscimento totale dei diritti delle donne, per la parità di genere, per combattere nel modo più deciso possibile la violenza di genere. Ma non crediamo che una interruzione delle relazioni serva a qualcosa. Molto meglio gettare le basi per un modo nuovo di vivere i rapporti e le relazioni sentimentali. E direi che i libri, in questo senso, sono uno strumento fondamentale.

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