A cavallo della fine dell’anno numerosi articoli pubblicati su testate anche autorevoli hanno provato a fare il punto sullo stato del dating e delle app di dating. Peccato però che spessissimo gli articoli erano in contraddizione l’uno con l’altro, e si dividevano fra quelli che parlavano apertamente di crisi e quelli che raccontavano di una ulteriore crescita.
Abbiamo provato a leggere questi articoli, a cercare dei numeri e delle metriche certe, e ne abbiamo dedotto che in realtà il settore del dating è sempre e ancora in crescita ma nello stesso tempo evidenzia una lunga serie di criticità. Criticità che possono aver spinto alcuni autori e titolisti a calcare la mano dando per certa e già nata una battuta d’arresto, se non peggio, al momento non ancora certificata dai fatti.
Andiamo con ordine. E partiamo dalle certezze, cioè dai numeri.
A livello globale nel 2023 gli utenti mensili delle app di dating sono cresciuti del 10% a livello globale e del 4% a livello europeo. La differenza è dovuta alla espansione in Asia delle app, mentre in Europa il traino di paesi come Francia, Spagna e Germania non è stato sufficiente a tenere il passo. Si può ovviamente pensare che anche questa differenza di crescita, può aver spinto alcuni articolisti a parlare di crisi del dating, almeno in Europa.
Praticamente identica la crescita del tempo passato nelle app di dating, nel mondo e in Europa, 6% e 5%, Differisce anche la crescita dei ricavi, del 15% a livello globale contro il 10% in Europa.
Tutte le metriche citate provengono da Statista, una fonte affidabile e sicura.
A sostegno della ipotesi non solo della tenuta, ma perfino della crescita anche del mercato europeo, possiamo dire che Europa e Mondo appartengono a due categorie decisamente diverse, categorie che pongono problemi sicuramente diversi. Nel senso che mentre a livello mondiali ci sono molti e importanti mercati ancora poco toccati dalle app di dating, in Europa questa forma di incontro è ormai matura, ha ampia penetrazione e propone sfide decisamente diverse.
E qui veniamo al tema centrale del dibattito, visto che come quasi in tutto, il futuro delle app di dating è nelle mani dei giovani, e dipende dalle scelte che faranno e da come si comporteranno.
A questo proposito ancora una volta i dati parlano molto chiaro: il 60% dei Millenials ha usato app di dating e il 50% ha trovato almeno un partner ma queste percentuali salgono al 70% e al 60% fra la Generazione Z. E se, come sembra, le percentuali continueranno a crescere man mano che arriveranno persone completamente digitalizzate anche nella forma mentis, è chiaro che parlare di crisi delle appe di dating, è quanto meno azzardato.
Oltre che la maggiore dimestichezza con la tecnologia, a diffondere l’uso delle app di dating fra i giovani provvede anche la maggiore disinibizione che contraddistingue gli appartenenti alla Generazione Z.
Ma se sembra ormai evidente che parlare di crisi non è possibile, certamente non si possono sottovalutare le sfide che attendono le app di dating nel prossimo futuro. Utenti sempre più tecnologici, che usano le app per avere incontri occasioni ma non solo per quello, che hanno la trasparenza fra i valori fondamentali, chiedono features sempre più moderne e capaci di sollecitarli. Perché se è vero che i numeri spingono ancora il settore, gli utenti non ci mettono niente, in mancanza di una autentica capacità di innovazione, a trasformare qualsiasi altro luogo virtuale e/o digitale in un posto in cui fare dating.