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Ma il romanticismo esiste ancora, oggi?

Se si fa un giro su Wattpad, luogo molto frequentato dalla Generazione Z, e non solo da questa, o in libreria, sicuramente meno frequentate, si vedrà che il genere Romance, genere che sottointende una forte presenza di romanticismo, è quello più gettonato. Sia in termini di presenza, di titoli, che di lettura.

Insomma, sembrerebbe che a dispetto di qualche momento di crisi, sempre molto breve, oggi il romanticismo goda di ottima salute. Anche fra gli appartenenti ad una Generazione che a parole dichiara di non esserlo.

Certo, le dichiarazioni pubbliche dicono di no, che sono altri i valori alla base della vita di un Generazione Z, per esempio stabilità economica e una carriera di successo. Quanto all’amore, beh, solo 1 su 10 afferma di essere pronto a impegnarsi in una relazione stabile. E quindi di che parliamo? Il romanticismo è una relazione stabile.

Quanto al matrimonio, è solo un vuoto formalismo privo di qualsiasi fondamento reale (e su questo potremmo anche essere d’accordo, se non fosse che romanticismo e matrimonio, con tutto quello che comporta, sono parenti stretti.

I figli, il 46% della Generazione Z dichiara di non volerli, anche se qui la percentuale è molto diversa fra maschi e femmine.

Una delle ragioni della apparente crisi del romanticismo potrebbe essere la fluidità e la incertezza che caratterizza questo periodo storico.

I ragazzi dichiarano di aver voglia di sperimentare, di provare a capire sé stessi in un modo mai visto prima. Il 50% dei ragazzi si dichiara eteroflessibile, che è, appunto, un modo diverso di affermare la propria voglia di sperimentazione.

In realtà ci sarebbe un dato che potrebbe sembrare andare in direzione di una concezione romantica della vita, e stiamo parlando del rapporto con il sesso. Il 40% dichiara di non avere rapporti sessuali, il 13% una volta all’anno e il 37% almeno una volta al mese. Per capirci, i Millenial nel 67% dichiarano di fare sesso almeno una volta al mese, mentre, per capirci definitivamente, la Generazione Z è attestata su frequenze tipiche dei 75enni. Ma purtroppo tutte le letture di questo dato vanno in una direzione molto diversa da una ondata di romanticismo, cioè quella di una solitudine abissale, causata probabilmente anche dalla pandemia.

Insomma, alla fine di tutto pare che la parola d’ordine sia una sola, confusione e avanti in ordine sparso.

Di fronte a tutto questo, ReadMeet ritiene di poter aiutare a dare delle risposte.

La proposta di un modo nuovo di fare dating, legato sicuramente a una presenza del romanticismo e della fantasia, come per forza di cose deve essere per chi ama i libri, può aiutarci a comprendere meglio degli aspetti della Generazione Z e, chissà, a ricucire dei fili che, come sempre, non è un bene che restino rotti.

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