Novità nelle app di dating: arriva Left Field

Che gli utenti siano ormai stanchi di swippare, è un dato acquisito. Lo dicono i dati, le ricerche di mercato, gli utenti stessi. Che questa stanchezza sia dovuta anche alla avarizia delle grandi app di dating che per anni hanno solo cercato di monetizzare tutto, lasciando da parte il benessere e il piacere degli utenti, anche questa è ormai una certezza.

La novità è che da un po’ di tempo stanno nascendo app di dating che fanno i conti con questa stanchezza proponendo un modo nuovo di vedere il settore del dating e del modo di farlo.

Una di queste nuove proposte è certamente la nostra, di ReadMeet, con l’idea di utilizzare i libri per costruire connessioni, anche affettive o occasionali. Ma non siamo certamente i soli.

L’ultima arrivata, fra le app che lavorano in questa direzione, si chiama Last Field ed è stata fondata da due giovani americane, Samantha Martin e Kate Sieler, ma al momento non sono ancora chiarissime le loro intenzioni e che cosa vogliono fare.

L’unica cosa certa è che anche Left Field vuole superare lo swipe e per riuscirci rovescia la logica del dating: non siete voi a cercare, ma sono loro a cercare per voi.

Il sistema è semplice, tutto sommato. Voi scaricate l’app, costruite il vostro profilo, vi geolocalizzate e l’app vi manda una notifica quando un altro utente entra a distanza ravvicinata da dove vi trovate.

L’app è stata paragonata ai Pokemon, e in effetti funziona un po’ allo stesso modo. Voi sapete che nei paraggi c’è un Pokemon, ma non sapete esattamente dove e chi è. Come dire, c’è anche un po’ di thriller.

Le due founder raccontano che Left Field nasce dalla loro personale frustrazione di utenti di app di dating. Anche loro avevano raggiunto un punto di non ritorno, non accettavano più di swippare e la logica alla base delle maggior parte delle app di dating oggi. Da lì a decidere di creare una propria app di dating il passo è stato breve.

Prima di partire, però, Martin e Sieler hanno fatto le cose per bene. Si sono documentate, hanno effettuato ricerche, studiato.

A noi sembra un po’ poco l’idea alla base di Left Field, e forse un po’ anche a loro, le due founder. Quello che è certo è che Left Field si propone anche di creare eventi dal vivo e al momento sta dialogando con influencer e organizzatori per spostare la modalità di incontro dall’app alla realtà.

Non siamo sicuri di aver capito benissimo come funzionerebbe la modalità di incontro in stile Pokemon, quello che possiamo dire è che in mancanza di una connessione reale, non ci entusiasma l’idea di andare in giro sapendo che a poca distanza c’è un possibile match e di dover cercare e, magari provare degli approcci che poi si rivelano sbagliato.

Naturalmente stiamo scherzando, siamo sicuri che l’app ha delle feature molto più solide di questa. Però alla fine non è proprio questa la vita: camminare per una strada nella quale ci sono centinaia di potenziali match? Disponibili a un incontro interessante? E quindi, c’era bisogno di un’app di dating per ricordarcelo, c’è bisogno di un’app di dating per metterci sull’avviso che intorno a noi potrebbe esserci proprio lei, la nostra anima gemella?

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