Non di solo amore e relazioni occasionali vive l’essere umano, deve essere stato questo il pensiero che ha spinto Andy Dunn, molto attivo e note in ambito fashion, a lanciarsi in una nuova avventura, una startup per creare un’app capace di dare vita a relazioni di amicizia. D’altra parte anche il background di Dunn deve avere avuto un ruolo importante, visto che proprio il mondo fashion vive su kermesse che mettono insieme spessissimo centinaia di persone.
Detto fatto, la nuova app, chiamata Pie elanciata sul mercato americano, in particolare nelle città di S. Francisco e Chicago, ha raccolto oltre 150.000 iscritti. Impresa interessante, ma anche il minimo sindacale visto che Dunn ha potuto usare quasi 12 milioni di dollari raccolti in round A di finanziamento. Potenza del nome.
Peccato che il risultato all’inizio è stato decisamente deludente. O meglio, Dunn, con Pie, ha organizzato decine di eventi. E sono stati tutti eventi frequentati da centinaia di persone, attratte anche dalla possibilità di entrare, in qualche modo, nel mondo fashion, o che già ne facevano parte. Però proprio il grande successo degli eventi ha fatto sì che le persone faticavano a fare nuove conoscenze.
Dopo aver rischiato, incredibilmente, il fallimento, Dunn ha avuto l’idea giusta: ha inglobato nell’azienda due sviluppatori che avevano creato, utilizzando l’IA, un app capace di valutare il livello di complementarietà di due persone. I due sviluppatori si chiamano Samir Mahafzah e Sam Stubbs e la loro applicazione Sparked Connections.
Dunn ha subito creato degli eventi chiamati Pie con Sparked Connections. Chi si iscrive agli eventi deve anche compilare un questionario molto particolareggiato che permette agli organizzatori di suggerire dei possibili partner in vista di una amicizia.
Al momento non è dato di sapere i risultati di questa nuova iniziativa. L’unica certezza è che agli eventi organizzati da Dunn si presentano sempre in centinaia. Naturalmente potrebbe essere merito della eccentricità della proposta, così come della notorietà di Dunn, l’abbiamo detto prima.
Al momento, se possiamo dire la nostra, tutto ha più l’apparenza di un bellissimo e divertentissimo gioco di società, con centinaia di persone che vi partecipano sapendo già chi troveranno e altri che accorrono nella speranza di poter entrare a far parte del giro.