Tinder, sempre più IA per combattere la crisi

Che più o meno tutte le app di dating siano oggi in crisi e vedano calare numeri di utenti e incassi è ormai una cosa nota a chiunque mastichi un minimo di questo settore.

Dopo aver cercato di negarla, questa crisi, le grandi app hanno accettato di farci i conti e provano in continuazione strade nuove per fronteggiare e invertire il trend negativo. Diciamo subito che, per ora, risultati non se ne vedono. La crisi è ancora forte. Ma è anche vero che alcune delle misure devono ancora essere realmente implementate.

La realtà dice che soprattutto i giovani, la Gen Z, sono stanchi di swippare, vogliono tornare a una connessione fisica, soprattutto non vogliono dipendere dalle scelte di un algoritmo.

Tinder, come quasi tutte le altre app, ritiene che questa stanchezza sia soprattutto dovuta alla fatica procurata da troppi match iniziati e che non conducono da nessuna parte. Detto in altre parole, dipenda dalla cattiva qualità dei match.

Il passaggio successivo è evidente: le grandi app ritengono che invertire la crisi basterà rendere sempre più efficaci i match, riusciti. E come raggiungere l’obiettivo? La risposta, lo avete già indovinato, è un utilizzo massiccio dell’IA. Grazie all’IA Tinder ritiene di poter proporre ai suoi utenti suggerimenti di contatti perfettamente adatti alla personalità di chi li riceve.

L’idea di Tinder potrebbe non essere sbagliata. O, diciamo meglio, ha solide basi: l’arrivo dell’IA ha immediatamente fatto crescere in maniera forte tutte le imprese che sono state capaci di utilizzarla, in qualsiasi settore. Perché non dovrebbe accadere la stessa cosa nel dating?

Buona domanda, perché? Stiamo a vedere che cosa succede.

In attesa di vedere cosa succederà, Tinder ha annunciato anche la implementazione della sua pagina Explore.

Explore è stata introdotta nel 2021 e permette di affinare una ricerca attraverso una serie di voci che permettono di capire che cosa esattamente un utente sta cercando. No monogamia, incontro serio, solo divertimento sono solo alcune delle categorie utilizzate. Ma Tinder punta ad accrescere ancora le possibile scelte.

Peccato che a rendere meno convincete questa strada ci sia un problema, bello grosso.

Una delle poche cose chiare che si sono capite sul mondo del dating è che gli utenti raramente hanno le idee chiare su cosa vogliono e sul perché stanno facendo dating o cominciando un match.

D’altra parte le ragioni sono evidenti: che cosa voglio da una relazione lo scopro quando incontro la persona. Potrei cercare una relazione seria e incontrare una persona perfetta per qualche ora di divertimento e niente più, e perché non prendersela. Oppure volersi divertire e incontrare finalmente una persona della quale ci si innamora alla follia, e quindi che facciamo, ce la lasciamo scappare? Chiaro che no.

Insomma, la crisi c’è, i tentativi di affrontarla anche, ma al momento sembrano abbastanza confusi e velleitari, niente di più.

Noi di ReadMeet abbiamo una ricetta, e non abbiamo paura di condividerla, perché poi è fondamentale come la realizzi, praticamente: costruire non match fra persone, ma un ambiente valido nel quale le persone possono navigare e incontrare e fare esperienze e, ci auguriamo, trovare altre persone con cui vivere momenti importanti e piacevoli. Che porteranno, beh, questo lo si vedrà al momento.

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