È successo a Perugia l’ultimo episodio di violenza legato alle app di dating. Una studentessa 20enne ha raccontato di essere stata violentata in pieno centro da un uomo conosciuto su una app di dating.
A fare scalpore è stata la dinamica del fatto. La ragazza ha dato appuntamento all’uomo ma in pieno centro. È rimasta a passeggiare con lui sempre in centro. La violenza è avvenuta ancora in centro, sebbene molto tardi, intorno alla mezzanotte. Ma Perugia è una città universitaria, difficile pensare che a quell’ora potesse essere deserta. Però la ragazza afferma di aver urlato senza che nessuno arrivasse ad aiutarla.
La decisione di denunciare il fatto è arrivata dopo un confronto con le amiche più care.
Chiaro che un fatto del genere pone degli interrogativi pesanti. Cos’altro di più si può fare per avere incontri sicuri? Pieno centro, mai allontanata da quella zona della città.
Pare in effetti che l’uomo avrebbe versato qualche farmaco utile a stordire, nella bevanda della ragazza. Sarebbe questa l’unica leggerezza, leggerezza per modo di dire, chiaro, non essersi accorta di questa manovra. Ma d’altra parte che incontro deve essere se bisogna stare attenti secondo per secondo, senza lasciarsi andare a momenti piacevoli?
Ora, lo diciamo ancora. Gli incontri costruiti sulle app di dating hanno quanto meno le stesse possibilità di quelli che avvengono dal vivo di sfociare in episodi di violenza. Anzi, paradossalmente sono, o dovrebbero essere, più sicuri, visto che la presenza di un profilo on line dovrebbe garantire la tracciabilità di un utente. Sappiamo che non è sempre così, ma insomma, qualche sicurezza in più ci dovrebbe essere.
Però è vero che proprio per queste ragioni, e per altre ancora, le app di dating potrebbero essere realmente un luogo di sicurezza assoluto. Tutti i grandi player (I proprietari delle app) dicono di puntare molto su questa carta per accrescere la platea dei propri utenti. Ma è proprio così.
Nì. Diciamo che tutte le app di dating, essendo delle aziende, delle imprese commerciali, ci pensano due volte prima di cancellare un utente, soprattutto se si tratta di un utente premium. Quindi, alla fine, sicurezza avanti tutta, ma con calma, senza fretta.
ReadMeet invece se è sicuramente una azienda, si muove in un’ottica di valori e di community. In altre parole, prima di tutto la sicurezza. Nella nostra app cancelleremo profili dubbi sempre un passaggio prima di quanto accade di solito in altre appa di dating.
Soprattutto ReadMeet sta studiando una misura di sicurezza assolutamente innovativa. Non sarà presente subito, dal primo giorno. Ci vorrà un filo di pazienza, ma arriverà. E sarà veramente fantastica, una assicurazione vera per chi deciderà di utilizzarla.
In attesa, un consiglio ci sentiamo di darlo a tutti e, soprattutto a tutte, visto che sono le donne le principali vittime di violenza. Non abbiate paura. Non abbiate vergogna. Utilizzare un’app di dating non è nulla di male, di sbagliato. Per questa ragione, quando costruite un incontro, cercate di avere sempre almeno una persona che ha la vostra posizione in tempo reale, che sa che siete in un appuntamento, qualcuno che se non vi sente per x tempo, decidete voi quanto deve essere lungo l’intervallo, avverte immediatamente la polizia.