Adesso è un dato acclarato, sono sempre più numerose le ricerche che lo dimostrano: chi legge ha il cervello conformato in modo diverso da chi non lo fa. Non è ancora chiaro se questa diversa conformazione sia una conseguenza della lettura o la predisposizione a leggere una conseguenza della conformazione del cervello, ma i due dati vanno di pari passo: i lettori hanno una parte del cervello, la sinistra, più sviluppata della destra.
Nella parte sinistra del nostro cervello risiedono importanti funzioni legate al linguaggio, ed è certo che maggiore è la dimensione della parte sinistra, maggiori saranno le attitudini comunicative della persona.
Adesso le ricerche sono indirizzate per capire definitivamente se è la lettura a implementare la parte sinistra del cervello. E non è un tema di poco conto, perché è evidente che in questo caso la tendenza contemporanea a preferire il consumo di video e immagini rispetto alla lettura ha conseguenze fondamentali in tutto lo sviluppo della persona e nel modo stesso in cui siamo e agiamo nel mondo.
Per quanto si sia solo all’inizio della fase di studio e analisi, gli scienziati fanno notare come la lettura stia perdendo sempre più terreno fra le nuove generazioni, con una percentuale di lettori in deciso calo, anno dopo anno.
Adesso non resta che verificare anche se l’ipertrofia della parte sinistra del cervello segue la stessa curva dei lettori di libri, in percentuale.
Sempre secondo gli studi disponibili al momento, la parte sinistra del cervello diventa più sensibile anche in quella parte dedicata all’ascolto, e quindi si potrebbe costruire una equazione fra disponibilità alla lettura e disponibilità all’ascolto, con tutto quello che potete immaginare.
A prima vista questo dato potrebbe sembrare strano, visto che ci si aspetterebbe che la disponibilità alla lettura fosse collegata alla vista, ma non è così. Leggere significa capire le parole e la comprensione delle parole passa principalmente per l’udito.
A dimostrazione di queste teorie, c’è che i dislessici hanno meno sviluppata proprio la parte sinistra del cervello, quindi una minore capacità di ascolto che si riflette in una difficoltà di lettura.
Purtroppo al di là delle implicazioni, divertenti, su lettura e dimensioni del cervello, la scienza ancora non è riuscita a mettersi d’accordo e decidere se sia meglio avere una corteccia cerebrale molto sviluppata o poco sviluppata.
Un maggior sviluppo ha come conseguenza una maggiore presenza di mielina, la sostanza che isola le varie cellule cerebrali. E la mielina non è detto che faccia sempre bene, pare che abbia anche degli effetti negativi.
Insomma, siamo ancora all’inizio. Però una cosa sembra ormai appurata, che chi fa dating utilizzando i libri, e sceglie di farlo perché ama leggere i libri, troverà nei match delle persone che sono molto più disponibili all’accordo e hanno una maggiore capacità di usare il linguaggio e di comprendere il significato di quello che diete. E scusate se è poco.